NET

Network at Elastic Topology
Estratti da WikiNet del 23-12-2076 – Approccio Superficiale

(…) Con la diffusione dei Sistemi Esperti Quantistici, alla fine degli anni ’30 ci si rese conto che la Rete Internet, così com’era concepita, non sarebbe stata in grado di gestire le nuove esigenze di scambio dati a causa della sua stessa struttura. Pur dotata di un certo grado di resilienza grazie alla ridondanza e alla diffusione capillare, rimaneva tuttavia legata ai limiti dell’hardware utilizzato. Inoltre il costo degli interventi di aggiornamento e manutenzione su una rete ramificata per diverse decine di milioni di chilometri era diventato proibitivo. (…) 

(…) Grazie alla Teoria delle Reti a Topologia Elastica (Elastic Topology Network Theory – ETNT) è stato possibile sostituirla gradualmente con un ‘Sistema ad adattabilità teorica infinita’. Si tratta in effetti di una Meta-Rete Auto-Strutturante* in grado di crescere e ramificarsi autonomamente a seconda delle necessità, di ripararsi da sola e di aumentare la propria capacità di trasporto dati senza bisogno di sostituire il tratto interessato. In pratica, viene piantato un ‘seme’ contenente la programmazione della lunghezza del tratto e una mappa di massima per raggiungere il nodo successivo, e il tratto di Net cresce nel terreno utilizzando i minerali in esso contenuti. In conseguenza alla crescita delle dorsali – dette anche ‘radici’ – della nuova Net, sviluppatesi anche molto in profondità nella crosta terrestre, si è creata una rete di tale complessità da essere spesso definita ‘Il nuovo sistema nervoso del pianeta’. (…)

(…) Un aspetto molto interessante – per alcuni ricercatori ‘inquietante’ – del fenomeno è l’adattamento spontaneo delle ‘radici’ e delle loro ramificazioni alla morfologia e alle caratteristiche fisico-chimiche del terreno in cui penetrano, rendendo quasi impossibile una distinzione netta fra l’hardware della Net e l’ambiente nel quale si sviluppa. Alcune analisi effettuate a settembre del 2076 hanno riscontrato la presenza di elementi organici complessi all’interno delle radici. Christian Podowsky, giovane biologo dell’Università di Yale appassionato di informatica e fantascienza, è arrivato a ipotizzare che la Net stia ‘imparando’ a sfruttare le strutture vegetali per espandere ulteriormente le proprie capacità. (…) 

(…) Alcuni No-Tech sono convinti che le multinazionali della Net siano in grado di utilizzare tali radici per creare dei terremoti artificiali, ma tale ipotesi di complotto non ha avuto molto seguito. Altre ipotesi allarmistiche parlano di contaminazioni del terreno circostante con alcune fra le sostanze contenute nelle radici, ma finora tali contaminazioni non sono state riscontrate, oppure la percentuali misurate erano talmente basse da non risultare significative né tanto meno pericolose. (…)

(…) La Net comprende un numero in continuo aumento di sotto-reti specializzate. Accanto alla più classica WikiNet, l’enciclopedia universale in perenne mutamento, sono nate reti più pratiche come CookNet, scientifiche come RatioNet o più adolescenziali come EmoNet, molto apprezzata dalle giovani donne. Non mancano ovviamente reti più ‘spinte’ come SexNet o la più blanda e raffinata ErosNet
Il resto della Net comprende, oltre alle reti industriali e militari, le cosiddette Zone di Confine, Spazi di Rete poco controllati dove spesso si muovono Avatar e processi al limite della legalità.
Alcuni topologi teorizzano che la Net potrebbe sviluppare sue proprie sotto-reti virtuali, nascoste e non raggiungibili attraverso i metodi tradizionali, e diversi operatori stanno prendendo piuttosto sul serio tale ipotesi. Tali sotto-reti virtuali sarebbero codificate nella meta-struttura stessa della Net ma nessuno, per adesso, ha sviluppato algoritmi abbastanza potenti da decodificare la chiave di accesso. (…)

(…) WikiNet in particolare ha tre possibili approcci, a seconda del tipo di utilizzo. L’approccio Standard è un ipertesto multimediale classico con molteplici livelli di approfondimento. L’approccio Extended, ancora in fase sperimentale, è di tipo multi-sensoriale e utilizzabile solo attraverso le interfacce PSI. L’approccio Superficiale infine, indicato per le ricerche rapide che non necessitano di particolare approfondimento, è quello che state utilizzando in questo momento. (…)

 * I primi sistemi SOH – Self-Organizing Hardware sono apparsi alla fine del secondo decennio del XXI secolo, grazie ai precedenti studi sull’eDna – Electronic DNA, dei quali è possibile trovare una copia sull’Old Internet Mirror.

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